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.Io ritornai di nuovo; e messi e lettere 1840mandai e rimandai, che non han numero;non facendo però la causa intenderedi questo mio cercarne; né per sedicianni ho potuto averne alcun vestigio,se non pur ora.Ora vi prego, Abondio, 1845pel vostro generoso e cortese animo,per la nostra antichissima amicizia,che perdoniate a Cintio mio l ingiuriache v ha fatto gravissima; et escusilol etade.abon.In somma trovate che Cintio 1850l ha tolta per mogliere?camil.Chi ne dubita?mass.Alla temerità non più del giovenesi debbe attribuir, che all infallibile69Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - Il Negromantedivina providenza, che a principiocosì determinò che dovesse essere; 1855che senza questo mezo per conoscerenon ero mai mia figliuola, che piccoladi cinque anni perduta avea; e già sedicine sono, che novella di lei intenderenon ho potuto.Or dove di più offendermi 1860temette Cintio, senza mia licenziatogliendo moglie, si truova grandissimopiacere avermi fatto: che né eleggermiavrei potuto mai più grato generodi lui, né a lui potuto avrei dar femina 1865che mi fusse più cara di questa unicamia figlia.Or solo il caso vostro, Abondio,contamina e disturba che il mio gaudionon è perfetto.Ma, se senza ingiuriavostra io potessi fruirlo, rendetevi 1870certo che saraia in me quella letiziach essere in alcun uomo sia possibile.E s impetrar potrò da voi che il gaudiomio toleriate, e non vogliate opporveli,e vi togliate Emilia così vergine 1875come a noi venne, la qual vi fia facilerimaritar a giovane sì orrevolecome sia il nostro, e ricco; io mi vi proferocon ciò ch al mondo ho, sempre paratissimo.abon.Se fin da püerizia sempre, Massimo, 1880io v ho portato amore e reverenzia,non voglio ch altri mi sia testimonioche voi.S io v amo al presente, e il medesimoson verso voi, ch io soglio, Dio lo giudichi,a cui sol non si può nasconder l animo 1885ma che non rincresca che disciogliereio vegga questo matrimonio, e Emiliatornarmi così a casa, non può essere;che, ancor che per ciò in lei non ha ignominia70Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - Il Negromantegiustamente a cader, pur fia materia 1890data al volgo di far d essa una fabula;il che a rimaritarla sarà ostacolomaggior che non vi par.mass.Eccovi il generoApparecchiato qui: Camillo, nobilee ricco e costumato e da ben giovane, 1895che l ama più che sé stesso, e desiderad averla.Or dove me potete metterla?camil.Cotesta bocca sia da Dio in perpetuobenedetta!abon.Dica egli, et io risponderesaprò al suo detto.camil.Io l averò di grazia; 1900così con tutto il cor vi prego e supplicoche me la concediate di buon animo.abon.Et io te la prometto.camil.Io per legitimasposa l accetto.mass.Dio conduca e prosperi,senza averci mai lite, il matrimonio.1905abon.Siàn d accordo?mass.D accordo.camil.D accordissimo.abon.Deh, se l vi piace, fateci un po intenderedove è stata costei nascosa sedicianni o diciotto, e come oggi venutonesète, più ch altro dì, così a notizia? 1910mass.Ero entrato qua dentro per intenderepiù chiaramente quello che narrato ciavea Camillo: e contra questa poverafamiglia ero in tant ira e tanta colera,ch io li volea tutti per morti; e voltomi 1915a mia figliuola, io le dicea le ingiurieche si puon dire a una cattiva femina;e con mal viso minacciavo metterla71Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - Il Negromanteal disonor del mondo e al vituperio.E questa moglie del vicin gittòmisi 1920piangendo a piedi, e mi disse: Abbi, Massimo,pietade di costei, che non d ignobilegente, come ti dai forse ad intendere,ma di patre e di matre gentiluominiè nata. Io, ricercando la sua origine, 1925intendo che suo patre fu Anastagionomato, il qual, venuto d Alessandria,avea abitato alcun tempo in Calabria,e quivi tolto moglier.abon.Sète, Massimo,prudente; pur vi vo ricordar ch essere 1930inganno potria qui: ch ella da Cintioavendo intesa questa istoria, fingersivolesse vostra figliuola.mass.Onde Cintiolo può saper, che pur mai non ho minimaparola, se non or, lasciato uscirmene 1935di bocca? E a voi, che mi sète sì intrinseco,non lo dissi pur mai: che troppo biasimoreputava aver moglie, e non intenderedov ella fusse.Altri parecchi indiciin ho senza questo.Una corona d ebano 1940riconosciuta l ho al collo, e mostratemiella ha poi collanucce, annella, e similicose, che fur di sua matre, e donatelele avea.Oh che! volete altra pruova? Eccovila metà de l annello che partendomi 1945a Placidia lasciai: questo è bastevole,quando non ci fusse altro; ma la effigie,c ha de la matre, ancor più mi certifica.abon.Ch è de la matre? Ve ne sa ella rendereConto?mass.Sì ben; ma più quegli altri dicono 1950che, tornando la matre ver Calabria,72Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - Il Negromantes era infermata a Fiorenza, ove Faziol avea alloggiata, e v era giunta al terminede li suoi affanni, e lasciò lor la piccolafanciulla; et essi poi se la allevarono 1955come figliuola, che altra non avevano;e le levaro il nome, ch era Ippolita,e la chiamaron Lavinia, in memoriad una lor, credo m abbiano detto, avola.AOB.Son de vostri contenti contentissimo.1960camil.Et io similemente.mass.Vi ringrazio.CAML.Noi che faremo?abon.A tuo piacere Emiliapotrai sposare.camil.E perché non concludereora quel che s ha a far?mass.Be dice, sposilaora.abon.Sposila: andiamo.camil.Andian, di grazia.1965scena quartaTemolo, Astrologotem.Era ito per trovar Cintio, con animod aver il beveraggio de l annunzioottimo c ho da darli; ma fallitomiè il pensiero, anzi m accade il contrario:ch alcuni miei compagni ritrovato mi 1970hanno, e veduto al viso e ai gesti il gaudiomio, ch io non posso occultare, domandato men hanno la causa: io l ho lor detta, et eglinohan voluto che per questo mio gaudiolor paghi il vino; e perché non ho un picciolo, 197573Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - Il Negromantem han levato il tabarro, e impegnarannolopiù ch io non ho un mese di salario.Ma se ritrovar posso Cintio, et essereIl primo a darli così lieto annunzio,avrò da stimar poco questa perdita.1980Ecco il baro: io non vo più dir lo astrologo.Non de saper il ghiotton che scopertisisien li suoi inganni, che con questa audacianon tornerebbe qui.Sarebbe un operaben lodevole e santa a fargli mettere 1985la mano adosso.astr.Io non so quel che Nibbiofatto abbia de la cassa, di che caricoavea il facchin lasciato: era mio debitodi non lo abbandonar, prima che metterenon la facesse e chiuder ne la camera [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]
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.Io ritornai di nuovo; e messi e lettere 1840mandai e rimandai, che non han numero;non facendo però la causa intenderedi questo mio cercarne; né per sedicianni ho potuto averne alcun vestigio,se non pur ora.Ora vi prego, Abondio, 1845pel vostro generoso e cortese animo,per la nostra antichissima amicizia,che perdoniate a Cintio mio l ingiuriache v ha fatto gravissima; et escusilol etade.abon.In somma trovate che Cintio 1850l ha tolta per mogliere?camil.Chi ne dubita?mass.Alla temerità non più del giovenesi debbe attribuir, che all infallibile69Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - Il Negromantedivina providenza, che a principiocosì determinò che dovesse essere; 1855che senza questo mezo per conoscerenon ero mai mia figliuola, che piccoladi cinque anni perduta avea; e già sedicine sono, che novella di lei intenderenon ho potuto.Or dove di più offendermi 1860temette Cintio, senza mia licenziatogliendo moglie, si truova grandissimopiacere avermi fatto: che né eleggermiavrei potuto mai più grato generodi lui, né a lui potuto avrei dar femina 1865che mi fusse più cara di questa unicamia figlia.Or solo il caso vostro, Abondio,contamina e disturba che il mio gaudionon è perfetto.Ma, se senza ingiuriavostra io potessi fruirlo, rendetevi 1870certo che saraia in me quella letiziach essere in alcun uomo sia possibile.E s impetrar potrò da voi che il gaudiomio toleriate, e non vogliate opporveli,e vi togliate Emilia così vergine 1875come a noi venne, la qual vi fia facilerimaritar a giovane sì orrevolecome sia il nostro, e ricco; io mi vi proferocon ciò ch al mondo ho, sempre paratissimo.abon.Se fin da püerizia sempre, Massimo, 1880io v ho portato amore e reverenzia,non voglio ch altri mi sia testimonioche voi.S io v amo al presente, e il medesimoson verso voi, ch io soglio, Dio lo giudichi,a cui sol non si può nasconder l animo 1885ma che non rincresca che disciogliereio vegga questo matrimonio, e Emiliatornarmi così a casa, non può essere;che, ancor che per ciò in lei non ha ignominia70Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - Il Negromantegiustamente a cader, pur fia materia 1890data al volgo di far d essa una fabula;il che a rimaritarla sarà ostacolomaggior che non vi par.mass.Eccovi il generoApparecchiato qui: Camillo, nobilee ricco e costumato e da ben giovane, 1895che l ama più che sé stesso, e desiderad averla.Or dove me potete metterla?camil.Cotesta bocca sia da Dio in perpetuobenedetta!abon.Dica egli, et io risponderesaprò al suo detto.camil.Io l averò di grazia; 1900così con tutto il cor vi prego e supplicoche me la concediate di buon animo.abon.Et io te la prometto.camil.Io per legitimasposa l accetto.mass.Dio conduca e prosperi,senza averci mai lite, il matrimonio.1905abon.Siàn d accordo?mass.D accordo.camil.D accordissimo.abon.Deh, se l vi piace, fateci un po intenderedove è stata costei nascosa sedicianni o diciotto, e come oggi venutonesète, più ch altro dì, così a notizia? 1910mass.Ero entrato qua dentro per intenderepiù chiaramente quello che narrato ciavea Camillo: e contra questa poverafamiglia ero in tant ira e tanta colera,ch io li volea tutti per morti; e voltomi 1915a mia figliuola, io le dicea le ingiurieche si puon dire a una cattiva femina;e con mal viso minacciavo metterla71Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - Il Negromanteal disonor del mondo e al vituperio.E questa moglie del vicin gittòmisi 1920piangendo a piedi, e mi disse: Abbi, Massimo,pietade di costei, che non d ignobilegente, come ti dai forse ad intendere,ma di patre e di matre gentiluominiè nata. Io, ricercando la sua origine, 1925intendo che suo patre fu Anastagionomato, il qual, venuto d Alessandria,avea abitato alcun tempo in Calabria,e quivi tolto moglier.abon.Sète, Massimo,prudente; pur vi vo ricordar ch essere 1930inganno potria qui: ch ella da Cintioavendo intesa questa istoria, fingersivolesse vostra figliuola.mass.Onde Cintiolo può saper, che pur mai non ho minimaparola, se non or, lasciato uscirmene 1935di bocca? E a voi, che mi sète sì intrinseco,non lo dissi pur mai: che troppo biasimoreputava aver moglie, e non intenderedov ella fusse.Altri parecchi indiciin ho senza questo.Una corona d ebano 1940riconosciuta l ho al collo, e mostratemiella ha poi collanucce, annella, e similicose, che fur di sua matre, e donatelele avea.Oh che! volete altra pruova? Eccovila metà de l annello che partendomi 1945a Placidia lasciai: questo è bastevole,quando non ci fusse altro; ma la effigie,c ha de la matre, ancor più mi certifica.abon.Ch è de la matre? Ve ne sa ella rendereConto?mass.Sì ben; ma più quegli altri dicono 1950che, tornando la matre ver Calabria,72Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - Il Negromantes era infermata a Fiorenza, ove Faziol avea alloggiata, e v era giunta al terminede li suoi affanni, e lasciò lor la piccolafanciulla; et essi poi se la allevarono 1955come figliuola, che altra non avevano;e le levaro il nome, ch era Ippolita,e la chiamaron Lavinia, in memoriad una lor, credo m abbiano detto, avola.AOB.Son de vostri contenti contentissimo.1960camil.Et io similemente.mass.Vi ringrazio.CAML.Noi che faremo?abon.A tuo piacere Emiliapotrai sposare.camil.E perché non concludereora quel che s ha a far?mass.Be dice, sposilaora.abon.Sposila: andiamo.camil.Andian, di grazia.1965scena quartaTemolo, Astrologotem.Era ito per trovar Cintio, con animod aver il beveraggio de l annunzioottimo c ho da darli; ma fallitomiè il pensiero, anzi m accade il contrario:ch alcuni miei compagni ritrovato mi 1970hanno, e veduto al viso e ai gesti il gaudiomio, ch io non posso occultare, domandato men hanno la causa: io l ho lor detta, et eglinohan voluto che per questo mio gaudiolor paghi il vino; e perché non ho un picciolo, 197573Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - Il Negromantem han levato il tabarro, e impegnarannolopiù ch io non ho un mese di salario.Ma se ritrovar posso Cintio, et essereIl primo a darli così lieto annunzio,avrò da stimar poco questa perdita.1980Ecco il baro: io non vo più dir lo astrologo.Non de saper il ghiotton che scopertisisien li suoi inganni, che con questa audacianon tornerebbe qui.Sarebbe un operaben lodevole e santa a fargli mettere 1985la mano adosso.astr.Io non so quel che Nibbiofatto abbia de la cassa, di che caricoavea il facchin lasciato: era mio debitodi non lo abbandonar, prima che metterenon la facesse e chiuder ne la camera [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]